Castel di Lucio e Pettineo, fondi di sostegno per le attività produttive
I due comuni hanno attuato un fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali con contributi a fondo perduto in attuazione del DPCM del 24 settembre 2020
Amministratore 27 Gen 2021 12:49
Le Amministrazioni Comunali di Castel di Lucio e di Pettineo hanno, insieme con gli altri Comuni ricadenti nell’Area Interna Nebrodi, predisposto l’Avviso diretto alla concessione di un contributo a fondo perduto per le piccole e micro imprese che maggiormente hanno subito effetti negativi dall’emergenza da Covid 19 in applicazione del DPCM del 24.09.2020 che stanzia 210 milioni di euro per le piccole attività commerciali e artigianali dei piccoli comuni delle aree interne con meno di 5.000 abitanti.
I due Comuni, che da tempo fattivamente collaborano in diversi campi, hanno deciso di condividere un unico testo che le due Giunte Comunali hanno approvato proprio in questi giorni, in modo da uniformare le regole
e i criteri che consentiranno alle attività presenti con un’unità operativa ubicata nel territorio comunale, ovvero intraprendano nuove attività economiche sempre nel territorio di uno dei due Comuni, di poter
percepire un sostegno concreto.
I Comuni di Castel di Lucio e Pettineo hanno quasi lo stesso numero di abitanti e per questo hanno ricevuto con il detto DPCM la stessa dotazione finanziaria; i fondi ammontano a poco più di 65mila euro tanto per le attività economiche con sede a Castel di Lucio tanto che per quelle ricadenti nel territorio di Pettineo, e saranno ripartiti su tre annualità comprese tra il 2020 al 2022.
Le somme saranno utilizzate per la concessione di contributi a fondo
perduto per spese di gestione o di investimento, e le Amministrazioni, guidate rispettivamente da Giuseppe Nobile e da Domenico Ruffino, hanno cercato di riservare una via preferenziale sia alle imprese rimaste ferme
a causa della pandemia tanto che a quelle «giovani».
Per cercare di dare una boccata d’ossigeno alle imprese colpite dalla crisi in atto, infatti si è deciso di destinare un terzo delle risorse della prima annualità, alle attività economiche che hanno subito le maggiori restrizioni
disposte per contenere il diffondersi della pandemia, e che, conseguentemente, hanno subito i maggiori danni.
Nelle due annualità a seguire invece i fondi verranno prioritariamente destinati alla creazione di nuove imprese. L’obiettivo è quello di incoraggiare, dopo la tempesta pandemica, la ricostruzione e la rinascita dei due piccoli Borghi, puntando proprio sull’avvio di nuove attività economiche; un primo e concreto segnale di speranza per il tempo che verrà, cercando in questo modo di interpretare al meglio quello che era l’obiettivo del Dpcm, sostenere le attività delle aree più disagiate al fine di combatterne lo spopolamento.
Le istanze dovranno essere presentate entro il 15 febbraio 2021 con le modalità che saranno indicate nei bandi che verranno pubblicati nei rispettivi siti istituzionali dei due Comuni; l’atto di indirizzo votato dalle
due Giunte Comunali prevede comunque la concessione di un contributo a fondo perduto una tantum fino ad un massimo di 2.000 euro per le spese di gestione, mentre lo stesso potrà salire fino ad un massimo di 3.000 euro per le spese che mirano all’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processi, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on-line e di vendita a distanza.
Infine, nel caso in uno dei due territori venga intrapresa una nuova attività economica, o venga aperta una nuova unità locale da parte di una azienda già attiva, il contributo erogabile potrà arrivare ad un massimo di 5.000 euro. Tutti i contributi concessi sono cumulabili con altri già erogati alle stesse imprese.