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La FIDAPA di Capizzi ricorda il 75° anniversario dell’operazione “Husky”

10 Ottobre 2018 10:38

Sono passati 75 anni dallo sbarco degli alleati in Sicilia durante la seconda guerra mondiale, un evento storico e decisivo per le sorti del secondo conflitto mondiale che ha avuto quindi come “protagonista” la nostra isola. Per celebrare questo momento così importante per la storia della Sicilia e anche per l’Italia la sezione FIDAPA di Capizzi ha organizzato per giovedì 11 ottobre alle ore 17:30 un incontro presso l’aula consiliare del comune capitino per accendere i riflettori su vari temi che hanno interessato quella particolare epoca storica.

Dopo i saluti del sindaco di Capizzi Leonardo Principato Trosso, della presidente della FIDAPA locale Anna Maria Vivaldi e della presidente FIDAPA distretto Sicilia Concetta Corallo si aprirà il dibattito con il tavolo dei relatori composto da grandi personalità a cominciare dall’onorevole Antony Barbagallo che parlerà del circuito dei luoghi dell’operazione Husky in Sicilia, la Proposta di Legge. Subito dopo interverrà il sindaco di Troina Fabio Venezia che invece discuterà sulla permanente delle foto di guerra del grande fotografo ungherese Robert Capa che con la sua macchina fotografica ha immortalato momenti della seconda guerra mondiale proprio nel territorio nebroideo tra Troina, Cerami e Capizzi. Subito dopo Fabio Venezia è previsto della past president della FIDAPA di Capizzi Melinda Calandra Checco che illustrerà l’iniziativa della locale sezione e poi Giuseppe Vivaldi Maimone parlerà di topografia militare. La sociologa e formatrice Maria Pia Fontana invece disquisirà su un argomento molto intenso e interessante come “donne in guerra” e infine Marinella Fiume interverrà sullo stato delle ricerche sulle cosiddette “marocchinate”. La Fiume porrà l’accento su uno degli episodi storici più vergognosi successi durante l’operazione Husky ovvero le violenze e le barbarie commesse dalle truppe coloniali irregolari francesi e parte del Corpo di Spedizione Francese, composti da marocchini di etnia berbera, senegalesi, algerini, tunisini, montanari analfabeti del Maghreb, identificati tutti col termine “goumier”. Questi arrivati a Capizzi derubavano la povera gente dei loro averi e ci sono pure episodi che raccontano di violenze e stupri nei confronti delle donne del luogo. Queste vicende sono passate alla storia come “marocchinate” e solo negli ultimi anni sono state riportate alla luce facendo vedere il volto triste e assurdo della guerra che veramente non vede mai né vincitori né vinti.

Insomma la FIDAPA di Capizzi per giovedì 11 ottobre ha voluto dare vita a un incontro che tenga viva la memoria storica e che soprattutto sia d’insegnamento per dire NO alla guerra e non alla violenza!!!

Giuseppe Cuva