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Al Villaggio della Speranza celebrata la giornata internazionale delle persone con disabilità

A gioiosa Marea incontro "dall'inclusione all'appartenenza"

7 Dicembre 2022 17:15


In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità che quest’anno ha come tema “Dall’inclusione all’appartenenza” che si è celebrata Al “Villaggio della Speranza” a Villa Ridente di Gioiosa Marea, il vescovo di Patti, Guglielmo ha illustrato il messaggio di Papa Francesco formulato per la tale giornata alla luce dell’esperienza del cammino sinodale che prevede anche il contributo che le persone con disabilità possono dare nelle singole comunità parrocchiali. All’incontro hanno preso parte le persone con disabilità e le loro famiglie, le associazioni dei disabili presenti in diocesi, i parroci, tutti gli operatori pastorali della Caritas, della catechesi e della liturgia, nonché gli amministratori delle comunità locali.
Proprio in occasione della Giornata delle persone con disabilità, monsignor Giombanco ha scritto un messaggio in cui sottolinea che “l’inclusione a pieno titolo delle persone con disabilità e la loro conseguente appartenenza nei vari ambiti dei vissuti esistenziali, è il segno di una umanità che valorizza la dignità della persona”. “La Giornata, in questo secondo anno del cammino sinodale,  – prosegue – acquista un significato particolare perché invita a prestare attenzione e ascolto ai nostri fratelli e sorelle con disabilità, un ambito spesso inascoltato. Come comunità cristiana abbiamo il compito di promuovere evangelicamente la cultura dell’inclusione e dell’appartenenza con lo stile sinodale di ascolto e di condivisione in tutte le attività programmate nella vita ecclesiale. Nessuno debba sentirsi escluso, tutti hanno il diritto di essere parte viva del cammino di una comunità”. “ Esorto tutte le comunità ecclesiali della nostra diocesi  – conclude monsignor Giombanco – a stare vicino alle persone con disabilità e alle loro famiglie, perché sentano la nostra vicinanza fraterna, e a impegnarsi a promuovere in ogni ambito la cultura dell’inclusione, perché i nostri fratelli e sorelle con disabilità possano sperimentare la gioia dell’appartenenza senza pregiudizi e chiusure”.

di Rosalinda Sirni