Tusa, No ai falò di Ferragosto
Giro di vite sulla movida del 14 e 15 agosto. Il sindaco di Tusa emana un'ordinanza in cui vieta anche i falò in spaggia
Amministratore 13 Ago 2020 11:56
Con la nuova ordinanza del presidente Nello Musumeci ci sarà una vera e propria stretta sulla movida in particolare nella notte tra il 14 e il 15 agosto.
I troppi assembramenti e i crescenti casi positivi al Covid 19 nell ‘isola hanno spinto il governo regionale a mettere un freno pr cercare di prevenire situazioni future che potrebbero essere di difficile gestione.
Anche i sindaci delle varie località marittime si stanno adeguando all’ordinanza da San Vito Lo Capo a Mondello, da Campofelice di Roccella a Cefalù da Castel di Tusa e per tutto il litorale messinese e non solo.
I sindaci blindano il Ferragosto e i prefetti cercano di uniformare la situazione nelle nove province siciliane.
In alcuni comuni vi sono divieti di feste ed eventi pubblici, altri vietano l’accensione di fuochi e falò o il consumo di alcolici in pubblico.
Altri proibiscono le bancarelle, la vendita di alcolici e alcuni perfino il cibo in strada.
A Tusa il sindaco Luigi Miceli ha emanato un’ordinanza per i giorni 14, 15 16 agosto in cui vieta la vendita per asporto di bevande in vetro o in lattina.
È vietato anche il consumo in aree pubbliche, quindi comprese le spiagge, di bevande in vetro o lattina con esclusione del consumo effettuato all’interno dei locali.
Nel centro halesino è proibito in questi tre giorni il campeggio presso le spiagge e le aree demaniali.
Inoltre nell’ordinanza del sindaco Miceli si legge chiaramente che non si può trasportare legna, carbone o carbonella e qualsiasi altro materiale per accendere fuochi in spiaggia. In pratica sono vietati i falò di ferragosto.
Infine è anche vietato bivaccare in spiaggia e nelle aree pubbliche.
Il primo cittadino tusano invita tutti a rispettare le norme anti covid 19 mantendo la distanza interpersonale di sicurezza e di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e anche in quelli aperti quando non ci sono le condizioni di sicurezza e di distanziamento sociale.
Nella sua ordinanza Luigi Miceli sollecita i gestori dei vari esercizi pubblici ad esercitare i controlli di loro competenza all’interno delle attività.
I trasgressori andranno incontro alle sanzioni previste dalla legge.