Meloni e Schlein: Borsellino un esempio

Dichiarazioni, cortei, fiaccolate, iniziative a trecentosessanta gradi.

Trentuno anni dopo Palermo non ha dimenticato il sacrificio di Paolo Borsellino e dei componenti della sua scorta.

Cittadini, associazioni e istituzioni – con qualche polemica sullo sfondo, anche sullo stesso fronte dell’antimafia – hanno commemorato il giudice, ucciso dalla mafia come il suo grande amico Giovanni Falcone.

Di mattina la premier Giorgia Meloni ha incontrato Maria Falcone – sguardo nello sguardo, lunga stretta di mano – e accompagnata del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi ha fatto tappa alla caserma Lungaro. Meloni ha anche incontrato il capo della polizia, Vittorio Pisani, e Manfredi Borsellino, poliziotto e figlio del giudice Paolo. E ha pregato al cimitero di Santa Maria di Gesù, visitando la tomba di Paolo Borsellino, e alla chiesa di San Domenico, dove è sepolto Falcone.

Paolo Borsellino, ha detto la Meloni, “è un modello di giustizia e legalità, il suo coraggio e la sua integrità sono un dono”.

Presente a Palermo anche la segretaria del Pd, Elly Schlein. Anche lei ha indicato nel giudice un esempio vivo.

Lucia Porracciolo