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La commissione antimafia: “Sanzarello impresentabile.” La replica dell’avvocato Starvaggi: “qualificazione gravemente lesiva della sua reputazione”

Una notizia che ha sconvolto la politica amastratina a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale

8 Ottobre 2021 17:20

Secondo la commissione antimafia sono due i candidati ‘impresentabili’ alle elezioni comunali che si terranno in Sicilia domenica e lunedì. Lo rende noto il presidente della stessa commissione , Nicola Morra, al termine della riunione.

Uno dei due impresentabili sarebbe il candidato sindaco di Mistretta , Sebastiano Sanzarello, sul quale risulta emesso un decreto che dispone il giudizio in data 29 ottobre 2014 per il reato di concussione consumata in concorso con altri.

Segnalo – spiega il presidente dell’Antimafia, Nicola Morra – che la consumazione del reato risulta risalente al periodo 1999-2004. Alla luce di questi rilievi il candidato Sanzarello risulterebbe pertanto violare il codice di Autoregolamentazione”.

Una notizia che ha sconvolto e non poco gli ambienti politici amastratini a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale. A tal proposito arriva anche la dichiarazione dell’avvocato del candidato Tatà Sanzarello Paolo Starvaggi che afferma:

Con riguardo alle notizie pubblicate in data odierna su alcuni organi di stampa nelle quali emergerebbe la possibilità che il sen. Sebastiano Sanzarello sia tra i politici c.d. “impresentabili” alle prossime elezioni amministrative nella regione Sicilia, si appalesa necessario precisare che, dagli atti del processo cui risulta sottoposto da ben 17 anni il candidato a sindaco di Mistretta, non risulta alcun coinvolgimento di questi nei fatti contestatigli e relativamente ai quali – si è certi – di ottenere una pronuncia di piena assoluzione. “

Da non sottacersi, tra l’altro, continua Starvaggi, il fatto che la vicenda per cui è a processo risale agli anni 1999-2004 e che soltanto a causa della lentezza della giustizia italiana l’on. Sanzarello si trova – suo malgrado – ancora sotto “accusa” al punto da dover subire, oltre che l’onta di un processo penale per reati a lui estranei, anche un’esposizione mediatica assolutamente negativa che ne danneggia l’immagine.”

Infine, conclude l’avvocato di Sanzarello, quanto alla natura del codice di autoregolamentazione delle candidature, è opportuno altresì precisare che esso “è soggetto ad adesione volontaria” da parte delle singole forze parlamentari ed è privo di valore legislativo rispetto alla incandidabilità ed ineleggibilità dei soggetti che non rispondano ai criteri, non essendo connotate le sue disposizioni da precettività né assistite evidentemente da sanzioni, configurandosi piuttosto come regole di condotta non vincolanti sotto il profilo giuridico che, in caso di loro violazione, determinerebbero una responsabilità di carattere meramente etico-politico in capo ai partiti che se ne siano discostati.”

La qualificazione dell’On. Sanzarello come impresentabile, pertanto, si ritiene gravemente lesiva della sua reputazione e fonte di responsabilità penali e non, atteso il principio costituzionale fondato sulla presunzione di innocenza di ogni cittadino fino a sentenza passata in giudicato e da una normativa che stabilisce tassativamente i presupposti per presentarsi o meno ad una competizione elettorale.”