Caronia, 8 persone denunciate per incidente sul lavoro in cui ha perso la vita, fulminato, un operaio
Si è svolto oggi l'incidente probatorio nei luoghi in cui è morto, fulminato, un operaio a Caronia. Denunciate 8 persone
Redazione Telemistretta 5 Mar 2021 18:07
Il 30 settembre 2020, a Caronia, in contrada Piano Buffi, Villareale Paolo, 37enne, operaio della ditta “Sirti Energia SPA”, durante i lavori di manutenzione della linea elettrica ad alta tensione Caracoli/Milazzo, perdeva la vita folgorato da una scarica elettrica, verosimilmente trasmessa dal cavo che stava sostituendo.
Sul posto interveniva personale del 118, nonché i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Messina che hanno avviato le indagini finalizzate all’accertamento delle cause del decesso.
A conclusione delle indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Caronia con l’ausilio di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina e dirette dal Pubblico Ministero Alessandro Lia, sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Patti 8 persone, ritenute responsabili – a vario titolo – di omicidio colposo in concorso e violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli otto indagati sono i responsabili del cantiere di Caronia, dipendenti della Terna Rete Italia Spa, società appaltante e della Sirti Energia Spa, società esecutrice dei lavori di manutenzione. In particolare si tratta delle persone che ricoprivano gli incarichi di datore di lavoro delegato , responsabile dei lavori , assistente di cantiere , responsabile dell’impianto , direttore tecnico, dirigente delegato per la sicurezza, preposto ai lavori per le linee elettriche, preposto al cantiere e coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori .
Gli accertamenti hanno permesso di approfondire la dinamica del sinistro, nonché di ricostruire i fatti e di far emergere numerose omissioni commesse dal personale di entrambe le menzionate società, consistite nell’esecuzione dei lavori senza un Piano Operativo di Sicurezza idoneo (cd. POS) , senza le previste protezioni collettive di cantiere (cd. messe a terra e equipotenzialità) e senza la disattivazione della linea di alta tensione parallela a quella di lavoro, ( la c.d. linea di interferenza) , elemento fondamentale per permettere agli operai di lavorare in sicurezza.
Le citate omissioni in materia di sicurezza sul lavoro – anche in considerazione del valore massimo di rischio presente al momento dei fatti, quantificato dagli Ispettori del Lavoro secondo il metodo INAIL – sono da ritenersi strettamente correlate con l’infortunio mortale, poiché concorrenti nel creare la situazione di assenza di sicurezza che ha portato al decesso dell’operaio, che è stato attraversato dalla corrente elettrica presente sull’area di cantiere poiché sotto tensione. L’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dei luoghi per procedere ad incidente probatorio , che si è svolto questa mattina, con gli accertamenti svolti da ingegneri e tecnici specialisti ai quali è stato affidato l’incarico di consulenti tecnici.