Assembramenti sul treno regionale, la mattinata da incubo raccontata da una giovane pendolare
Gente ammassata su un treno regionale. Il racconto di una giovane pendolare
Amministratore 15 Marzo 2021 13:00
In questo momento difficile dovuto al covid-19 una delle raccomandazioni che ci viene fatta in continuazione è quella di non creare assembramenti. Peccato che vari assembramenti si vengono a formare nei vari mezzi pubblici come successo questa mattina su un treno regionale verso Palermo.
A raccontare la vicenda una giovane pendolare che doveva recarsi per lavoro nel capoluogo siciliano e decide di prendere il treno delle 06.38 da Tusa.
Questo convoglio è sempre tra i più affollati poiché è utilizzato da lavoratori, studenti e pendolari vari. Nonostante tutto ciò e soprattutto nonostante il divieto e il pericolo di assembramenti Trenitalia ha ben pensato di utilizzare per questa corsa un treno minuetto da 150 posti.
La ragazza racconta che già a Sant’Agata i posti sono quasi tutti occupati e nelle varie stazioni salgono altri utenti costringendoli a viaggiare in piedi e soprattutto assembrarsi in un luogo chiuso e angusto come un treno.
La situazione diventa insostenibile e a Cefalù, racconta su Facebook la giovane, il treno è a dir poco superaffollato, più di 230 persone sui 150 posti disponibili.
A questo punto il capotreno chiama la Centrale Operativa, blocca tutto e invita le persone a scendere e a prendere gli autobus che arriveranno da Palermo
Arrivano anche Polizia e Carabinieri perché nessuno vuole lasciare il treno, nonostante gli assembramenti!
I passeggeri sono infastiditi dalla cattiva organizzazione. Vogliono andare a lavorare e oppongono resistenza alla gentile richiesta degli Agenti che invitano i fruitori del treno ad attendere l’autobus.
Tutto questo spettacolo indecente, denuncia la ragazza. in piena pandemia, durante una terza ondata, in zona arancione…!!!
“Cattiva gestione”, “incompetenza”, “menefreghismo”……Siete ancora sicuri che andrà tutto bene?Io ho preso l’Autobus, vi faccio sapere se arriverò a Palermo!” Queste le parole amare della ragazza che ha passato una mattinata da incubo per colpa dell’inefficienza altrui.
Fanno chiudere ristoranti, bar, cinema, teatri, musei, palestre ecc… per evitare gli assembramenti e poi nei mezzi pubblici la gente si trova ammassata col rischio altissimo di contagiarsi.