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Azione Cattolica, ad Acireale il presidente nazionale Giuseppe Notarstefano

Centrale nel dibattito il tema della pace, intesa come un “lavoro artigianale”, frutto di relazioni, di scelte concrete e di un impegno condiviso tra persone, comunità e istituzioni

15 Ott 2025 12:26

La diocesi di Acireale ha avuto il piacere di accogliere per due giorni il Presidente nazionale di Azione Cattolica, Giuseppe Notarstefano, che ha incontrato i membri dell’Associazione e il clero diocesano, offrendo una preziosa occasione di confronto.

Lunedì 13 ottobre, nella sala “Pinella Musmeci” della Villa Belvedere di Acireale, si è svolto il dibattito dal titolo “Orizzonti di Pace: quale cammino per gli uomini del nostro tempo?”, promosso dal direttivo diocesano di Azione Cattolica, guidato dalla presidente della sezione locale Cetta Vecchio. A moderare l’incontro è stato il giornalista Mario Agostino, direttore dell’Ufficio diocesano per la Cultura.

Centrale nel dibattito il tema della pace, intesa come un “lavoro artigianale”, frutto di relazioni, di scelte concrete e di un impegno condiviso tra persone, comunità e istituzioni. Come sottolineato durante i lavori, costruire la pace è un processo esigente ma necessario, che va liberato da ogni forma di strumentalizzazione politica, ideologica o economica.

Il confronto ha toccato anche il tema sulla difficoltà della partecipazione associativa, messa inoltre in risalto dal periodo post-pandemico.

Il Presidente Notarstefano ha sviluppato la sua riflessione attorno a tre parole chiave: laicato, giovani e corresponsabilità.

«Uno dei beni più preziosi dell’Associazione – ha affermato – è la capacità di mettere insieme diverse generazioni. Coltivare il dialogo intergenerazionale è la condizione per vivere l’unitarietà, cioè il nostro modo di immaginare percorsi formativi e di animazione sociale condivisi. È prezioso ascoltare i giovani, prenderli sul serio: così la vita associativa diventa un vero laboratorio di partecipazione e di democrazia».

Nel corso della serata si è riflettuto anche su giustizia sociale, riconciliazione, conversione personale relazioni comunitarie, elementi essenziali per promuovere una pace autentica e duratura, anche a livello locale.

La presidente diocesana Cetta Vecchio, infine, ha ribadito l’impegno dell’Azione Cattolica:

«L’AC continua a seminare piccoli germogli di speranza, consapevole che ciascuno è chiamato a farlo nel proprio tempo e nel proprio luogo, qui e ora».

Durante la sua permanenza ad Acireale, il presidente Notarstefano ha anche incontrato, martedì 14 ottobre, il clero diocesano, sottolineando come il cammino sinodale inviti tutti a crescere nella corresponsabilità e nella comunione, attraverso la formazione quale via privilegiata per un autentico servizio nella Chiesa e una credibile testimonianza nel mondo.

Nel dialogo con i sacerdoti è intervenuto anche Don Orazio Barbarino, assistente spirituale dell’Azione Cattolica diocesana.

A concludere le due giornate è stato mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che ha evidenziato il valore del laicato impegnato e delle associazioni come risorse fondamentali per la crescita delle comunità ecclesiali.

«I presbiteri – ha sottolineato il vescovo – hanno un ruolo decisivo nel guidare la formazione dei laici e nel sostenerne la maturazione nella fede, perché solo insieme si può costruire una Chiesa che ascolta, accompagna e testimonia».