49344928 541173093017964 171850794088267776 n

Record di raccolta sangue per l’AVIS di Mistretta

Donare è spesso sinonimo di Natale perché a Natale si dona un regalo, un sorriso, un abbraccio, ma si può anche donare sangue come nel caso dell’Avis di Mistretta che nell’ultima donazione ha raggiunto numeri record con tantissimi nuovi donatori che già alle 7 di mattina si sono presentati dietro la porta della sede Avis amastratina per dare il proprio contributo di sangue.

28 Dic 2018 12:07

Lo stupore e la gioia da parte dei componenti dell’associazione volontari italiani sangue mistrettesi sono veramente incontenibili anche perché dal bilancio di fine anno emerge un dato a dir poco confortante infatti solo l’Avis locale, che comprende anche le comunità di Tusa, Motta d’Affermo e Reitano,  ha totalizzato la raccolta di ben 300 sacche di sangue in soli 9 mesi. Un risultato che riempie di orgoglio il presidente Sebastiano Chiella che dichiara: “ effettivamente i risultati che abbiamo raggiunto sono eccellenti, siamo ad un rapporto popolazione-sacche che ci fa posizionare come primi in provincia di Messina,ce lo dice l’Avis di Milazzo che viene a fare le raccolte delle sacche di sangue. “ Siamo partiti un po’ in ritardo quest’anno, continua Chiella, la prima donazione l’abbiamo fatta il 24 marzo, però a fine anno siamo arrivati 301 sacche. Se consideriamo che con una sacca generalmente si possono assistere in media 4 pazienti siamo a 1200 pazienti a cui l’Avis di Mistretta, unitamente agli amici di Motta d’Affermo, Tusa e Reitano, dà una piccola mano ed  è veramente un grande dato di altruismo e generosità.” “Abbiamo 76 nuovi iscritti, dichiara il presidente dell’Avis di Mistretta Sebastiano Chiella, e abbiamo 216 soci e tutto ciò rende la nostra associazione la più grossa della zona”. “Per concludere, afferma Chiella, penso che il risultato sia di tutti i soci, sicuramente è una soddisfazione per tutti, il cuore grande dei donatori di Mistretta e degli altri paesi consente di andare avanti e ci riempie di soddisfazione”.

Giuseppe Cuva