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Viva la cultura siciliana: questo il progetto che i dirigenti scolastici della Provincia di Messina hanno promosso per incentivare le tradizioni nostrane legate alla commemorazione dei defunti

In occasione della ricorrenza della Festa di Ognissanti, i dirigenti scolastici del messinese con in testa  il prof. Leon Zingales promotore del progetto, hanno diramato una circolare per invitare i docenti a soffermarsi sulle tradizioni siciliane, proponendo in classe momenti di studio e di  approfondimento legati alla festa di Ognissanti e alla commemorazione dei defunti.

30 Ottobre 2018 10:30

La prof.ssa Maria Grazia Antinoro, dirigente scolastica degli Istituti Comprensivi di Mistretta e Capizzi insieme ad gruppo di dirigenti,  in occasione della ricorrenza della Festa di Ognissanti, sta diramando una circolare per invitare i docenti a soffermarsi sulle tradizioni siciliane, proponendo in classe momenti di studio e di  approfondimento. Ciò con il duplice intento di rafforzare la nostra identità culturale e storica e nello stesso tempo contrastare la diffusione omologante di mode non nostre ( come la festa di halloween) . “Una posizione, la nostra dichiara la Preside Antinoro, che non è assolutamente volta a demonizzare le diversità, ma piuttosto a valorizzare e  riscoprire le  nostre radici.

“All’inizio eravamo pochi, continua la prof.ssa Antinoro,  ma nel giro di qualche anno l’iniziativa si è diffusa tanto da coinvolgere quasi tutti i Dirigenti della Provincia di Messina. Quest’anno stiamo coinvolgendo anche i sindaci dei nostri territori, nella consapevolezza che un’azione integrata scuola-territorio sia la strategia di intervento migliore per un impatto più incisivo.

Abbiamo raccolto così l’adesione di diversi Sindaci, ed oggi l’Assessore regionale all’istruzione, prof. Lagalla, conclude l’Antinoro mi ha scritto per complimentarsi dell’iniziativa e per concedere il Patrocinio dell’Assessorato all’istruzione e formazione professionale . Anche l’On. Bernadette Grasso e l’on. Catalfamo hanno espresso apprezzamento e hanno comunicato il loro convinto appoggio.”

Nella circolare si legge di voler dedicare i giorni precedenti alla commemorazione dei defunti alla riscoperta delle nostre tradizioni. Ogni singola istituzione, in relazione alle peculiarità dei luoghi, svilupperà proprie iniziative che avranno tutte come comune bandiera lo slogan “Viva la cultura siciliana”. Nel totale rispetto della libertà d’insegnamento si invitano tutti gli insegnanti, in particolare docenti dell’ambito artistico e letterario ed i docenti di religione, a riscoprire le tradizioni storiche, culturali, religiose e sociali del territorio. “Il giorno dei morti” sul quale è possibile avviare una riflessione in merito alle tradizioni della nostra terra.

“Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre, ogni casa siciliana dove c’era un picciliddro si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si legge nel racconto di Camilleri preso ad esempio per incentivare il progetto,  non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto.  Noi nicareddri, prima di andarci a coricare, mettevamo sotto il letto un cesto di vimini che nottetempo i cari morti avrebbero riempito di dolci e di regali che avremmo trovato il 2 mattina, al risveglio.” Questo è quello che si vuole riproporre: semplicemente le nostre tradizioni.

Rosalinda Sirni