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Tra polemiche politiche e inchieste televisive, è caos a Castel di Lucio

A Castel di Lucio la lotta politica tra amministrazione e minoranza si fa sempre più accesa e intanto il comune è finito su La7 per un'inchiesta giornalistica sui contributi dati dall'Ars per l'organizzazione di eventi

29 Nov 2024 15:42

Forse mai come questa volta Castel di Lucio è stato al centro della cronaca. Il piccolo centro è finito nell’occhio del ciclone sia a livello locale e nazionale per svariati motivi. Il clima politico castelluccese è molto infuocato, gli ultimi consigli comunali sono stati a dir poco accesi con i consiglieri di opposizione che hanno anche abbandonato l’aula parlando di clima ostile e poco rispetto istituzionale.

Nella nota di Progetto Comune si legge che durante una seduta, in cui doveva parlare di viabilità ci sarebbero stati atteggiamenti ostili da parte del capogruppo di maggioranza, dello stesso presidente del consiglio e anche del pubblico presente nei confronti della minoranza.

Altro motivo di scontro tra le due fazioni è stata la decisione di attuare la mobilità interna temporanea tra due dipendenti comunali. Il segretario comunale ha disposto tale trasferimento temporaneo delle due dipendenti, una fino ad allora responsabile dei servizi sociali e ufficio elettorale è stata retrocessa come semplice collaboratrice dell’ufficio elettorale, l’altra, invece ha compiuto il percorso inverso da collaboratrice a responsabile. Quest’ultima, però, è una parente molto stretta del primo cittadino e ciò ha fatto serpeggiare più di un dubbio alla minoranza che ha interrogato il sindaco sulla questione il quale, si legge nel comunicato di Progetto Comune, attribuisce la responsabilità di quanto accaduto unicamente al Segretario Comunale che ha ritenuto necessario, per rispondere alle richieste di potenziamento di organico pervenute dall’Ufficio Tributi e Finanziario, avviare la mobilità interna provvisoria tra aree di due dipendenti.

L’opposizione incalza e dice che non ha mai sentito dire che in un Comune piccolo le scelte del personale dipendente siano fatte da un segretario comunale senza che l’Amministrazione abbia alzato un dito.

I problemi non finiscono qui perché Castel di Lucio è stato “protagonista” di Piazza Pulita il programma di Corrado Formigli in cui è stato dedicato uno spazio all’inchiesta sui vari contributi dati dall’Ars a comuni, associazioni o enti per eventi vari. Al piccolo comune sono stati assegnati ben 147mila euro per una rassegna teatrale. Una cospicua somma arrivata grazie a un deputato messinese Alessandro De Leo. L’inviato sottolinea anche, durante la sua interlocuzione con gli assessori Giordano, di presenza, e Piscitello per telefono, che l’organizzazione è stata affidata a due realtà di cui è in entrambe dirigente Giuseppe Ministeri nello stesso tempo consulente del gruppo all’ARS diDe Leo.

La questione sollevata è perché si sia fatto un affidamento diretto, piuttosto che una gara. I due assessori hanno risposto alle domande incalzanti del giornalista, ma ormai il polverone è stato sollevato.

Contattato da noi telefonicamente il sindaco Giordano ci ha fatto sapere che risponderà sia sulle questioni politiche interne che sul servizio di Piazza Pulita con un comunicato che diramerà nel più breve tempo possibile. Intanto, però, ci tiene a ribadire che non cede alle provocazioni e alle illazioni della minoranza e che ha sempre lavorato e i fatti lo dimostrano, afferma, per il bene di tutta la comunità e lo dimostrano le strade e il cimitero puliti, l’attenzione assidua per le strade rurali e soprattutto il fatto che da due anni Castel di Lucio, a differenza di molti comuni siciliani, non soffre crisi idrica grazie al lavoro dell’assessore Presti.

Giuseppe Cuva