sartoria sociale4

Sartoria Al Revés, spente 10 candeline fra inclusione e creatività

Ogni giorno accoglie e dà lavoro a chi ha difficoltà a trovare la propria identità. Alla Sartoria Al Revés persone di varia cultura ed etnie ridanno vita ad abiti usati e creano oggetti

29 Luglio 2022 18:44

Non semplicemente l’arte di riciclare, ma la capacità di trasformare quella che dovrebbe essere una buona abitudine in uno strumento concreto e quotidiano di beneficenza.

I numeri danno la misura del successo.

20 tonnellate di scarti tessili sono stati raccolti e rimessi in circolazione sotto forma di vestiti, borse, camicie. Accolti più di 500 fra migranti, persone con problemi di salute mentale, detenute, o semplicemente bisognose.

Dietro a tutto  questo c’è un nome, Sartoria sociale Al Revès, che a Palermo ha spento le sue prime 10 candeline.

Testimonianze sincere, applausi e tanto affetto durante la cerimonia di festeggiamenti di una realtà che oltre a dare una seconda vita agli abiti dismessi che finirebbero nella spazzatura, ha dato una seconda chance e una nuova vita a molte persone che hanno scelto di cambiare il loro cammino.

Una realtà di lavoro dove si mescolano sarte, artigiani, persone che seguendo un percorso educativo credono di nuovo in se stessi.

Lucia Porracciolo