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Ospedale SS Salvatore: nel silenzio poco e niente è cambiato…

27 Ottobre 2018 10:00

Negli ultimi tempi si è abbattuta sull’ospedale SS Salvatore di Mistretta una forma di silenzio che potrebbe far capire che le cose vanno bene oppure che la situazione non è migliorata e serpeggia una certa rassegnazione in tutti tra il personale medico, paramedico, lavoratori e utenti. Incuriositi da tutto ciò ci siamo informati su quale è lo stato dell’arte all’interno del nosocomio amastratino e le notizie che abbiamo raccolto sono poco confortanti, per usare un eufemismo. Purtroppo al SS Salvatore persiste il problema della carenza di personale in molti reparti a partire dal Pronto Soccorso, che è uno dei servizi che funziona meglio, dove ci dovrebbe essere la presenza di ben 7 medici, ma in realtà vi operano 2 più quelli del 118. Una situazione a dir poco difficile che può anche diventare rischiosa in caso di grosse emergenze. In tutto ciò si collega l’ormai atavico problema dell’assenza di un medico cardiologo che si fa sentire e come e spesso e volentieri chi arriva all’ospedale e in particolare al Pronto Soccorso per una visita cardiologica deve vedere il suo caso “risolto” in telemedicina con tutte le complicazioni che vi possono essere. Per non parlare dell’altro problema, che possiamo chiamare storico, ovvero il sotto numero di anestesisti, 2 sui 5 previsti in pianta organica, e spesso e volentieri uno dei due medici viene chiamato per emergenze fuori dall’ospedale di Mistretta, quindi al SS Salvatore i due anestesisti devono osservare turni a dir poco massacranti e a volte non possono assicurare nemmeno interventi di routine. In medicina, invece, sono previsti in pianta organica 6 medici, più il primario, più due medici di lungodegenza per un totale di 8 invece oggi come oggi, ci dicono, che in questo reparto si contano solo 4 medici, la metà. Le notizie che erano arrivate qualche mese fa sulla nuova rete ospedaliera avevano fatto ben sperare visto che vi erano previsti ben 8 posti in ortopedia facendo ritornare a Mistretta un servizio essenziale per tutto il territorio, servizio che adesso è assicurato solo alcuni giorni la settimana. Fino ad oggi, però, tutto è rimasto sulla carta come i famosi posti Suap attivati in teoria e non in pratica. Le uniche novità importanti per questo ospedale sono l’apertura dell’ala destinata all’istituto Maugeri e la ristrutturazione del reparto di medicina per il resto tutto vecchio e senza miglioramenti con un ospedale che denuncia una grave emorragia di personale e che spesso deve agire o in telemedicina o peggio ancora deve mandare i propri pazienti in ambulanza, con i costi esosi che comporta, in altri presidi ospedalieri con i conseguenti disagi per gli utenti. Insomma dell’ospedale di Mistretta nessuno ne ha parlato e forse è meglio visto che alle parole poche volte sono seguiti fatti concreti.

Giuseppe Cuva