
Oltre 15.000 persone per il Rito della Luce alla Piramide 38º Parallelo
Presti: “Restituita visione di futuro a un intero territorio”
Redazione Telemistretta 23 Giu 2025 11:55
L’incanto dell’Invisibile declinato in ogni forma d’arte.
Nella luce che filtra dalla Piramide 38º Parallelo, opera visionaria dell’artista Mauro Staccioli, voluta dal mecenate Antonio Presti, a illuminare il Rito della Luce.
Nelle performance delle ballerine che improvvisano la Danza di diamante, guidate dalla musica coordinata dalla direttrice artistica del rito, Lucina Lazzara. Nel canto che dall’opera monumentale si diffonde in tutta la Valle.
Fuori, intanto, all’ombra della grande Piramide illuminata dal sole, si alternano le letture di poesie, racconti, pensieri estemporanei. Tutto questo mentre chi vuole salutare il sole di una nuova estate, lo fa praticando yoga e meditazione. Intanto, gli studenti delle scuole si esibiscono, gli artisti leggono monologhi contro la guerra, mentre la bandiera della pace sventola lungo la Piramide, al fianco di uno striscione che riproduce l’orrore di Gaza. In un lungo pomeriggio nel corso del quale a esibirsi sono stati oltre cento artisti.
L’incanto dell’Invisibile, tema attorno a cui è stata realizzata l’edizione 2025 del Rito della Luce, ha attirato oltre 15.000 persone giunte alla Piramide di Motta d’Affermo.
“È stata una restituzione di luce, di energia e di futuro – dice il maestro Antonio Presti – a tutto il territorio della valle dei Nebrodi. In questi giorni migliaia di persone hanno attraversato colline, fiumare e mare restituendo, così, con la loro presenza il valore civile dell’arte. L’istituzione della Triennale della Contemporaneità, che trova nella Regione e nel suo presidente Renato Schifani un partner di rispetto e condivisione, è destinata a crescere e seguire una nuova generazione di artisti e poeti. Speriamo insieme al presidente di poter lavorare a una legge che tuteli tutto questo patrimonio, materiale e immateriale. Che parte dalla Fiumara d’Arte e arriva fino a Librino e all’Etna”.