Il cineteatro Odeon di Mistretta ha ospitato questa mattina un convegno sul fenomeno del Cyberbullismo, molto diffuso tra i giovani e che è una diretta conseguenza di un suo sbagliato di internet e in particolare dei social network. Ad organizzare l’evento l’amministrazione comunale di Mistretta in collaborazione con l’IC Tommaso Aversa di Mistretta, con la camera penale di Patti, con l’ordine degli avvocati di Patti, con l’associazione CO.TU.LE.VI. e la scuola territoriale della Camera penale di Patti…
“Sono felice perché finalmente l’amministrazione comunale riesce a organizzare questo evento che avevamo in mente da tanto tempo, afferma Orietta Lutri assessore alle politiche sociali del comune di Mistretta, l’obiettivo è quello di arrivare alle orecchie di questi bambini, di questi ragazzi che si approcciano alla vita e a tutto ciò che il mondo li circonda per poter dare loro delle dritte e soprattutto dei moniti sull’utilizzo di questi nuovi mezzi tecnologici che se da un lato hanno i loro vantaggi dall’altro lato hanno anche il risvolto della medaglia che a volte è veramente molto negativo e pericoloso”.
A moderare l’incontro la dirigente dell’IC Tommaso Aversa professoressa Maria Grazia Antinoro : “ è un evento anche per i relatori che sono stati invitati, dichiara la professoressa Antinoro, ed è importante soprattutto per il tema che andremo a trattare, quello del cyberbullismo un tema che ci vede coinvolti un po’ tutti a vari livelli di impegno e responsabilità. Un problema contro cui fare fronte comune con un patto sociale con tutti gli attori principali del territorio scuola, istituzioni, famiglia, forze dell’ordine, magistratura ed enti locali”.
Presenti all’incontro oltre che gli studenti della scuola media anche gli alunni delle prime classi dei licei classico e scientifico che accompagnati dalle loro docenti hanno seguito con interesse un convegno in cui si è parlato di un argomento che li riguarda molto da vicino come quello del cyberbullismo e dell’uso corretto dei socialnetwork… “E’ un tema delicato quello del cyberbullismo, dice la prof.ssa Marisa Antoci vice dirigente dell’IIS “Alessandro Manzoni”, è un tema che la scuola affronta giornalmente, quindi abbiamo accettato di buon grado l’invito dell’Amministrazione Comunale e abbiamo portato qui due classi ovvero le classi prime perché ritengo che la formazione riguardi gli alunni più piccoli che sono anche i più deboli perché sono quelli più esposti a questi mezzi di comunicazione , li usano, ma spesso non sanno che possono essere anche pericolosi”.
Al tavolo dei relatori grandi personalità che hanno spiegato alla giovane e attenta platea un fenomeno delicato come quello del cyberbullismo, parlando di come la legge si comporta in questi casi, come tutela chi è vittima di atti di bullismo su internet e anche cosa rischia chi si “diverte” a fare il bullo sui social… Tra i relatori abbiamo ascoltato l’avvocato Eugenio Passalacqua, presidente della camera penale di Patti, e il dott. Ugo Molina, responsabile ufficio GIP Tribunale di Patti. “La cosa più importante oggi, dichiara l’avvocato Passalacqua, è che i giovani purtroppo oggi sono vittime di questo sistema online che non è facilmente controllabile perché se è pur vero che è possibile oscurare questi siti e ci sono delle norme a tutela, prevenire è meglio che curare. Quindi tramite questi incontri, continua Passalacqua, cercare di sensibilizzare la gioventù ad essere molto attenti, oculati e soprattutto non solo ad evitare ad essere vittime, ma di evitare la tentazione di diventare invece i carnefici, perché spesso il fatto di essere “anonimi” induce taluno a diventare invece più “traditore” più monello e soprattutto di prendersela con le persone diverse, più fragili, deboli e anche con quelle che hanno qualche disabilità e comunque dei problemi personali che possono scaturire in depressioni, patologie varie”.
“Questi incontri credo che abbiano proprio questa importanza centrale, spiega il dott. Ugo Molina, perché si cerca di sensibilizzare i ragazzi per innalzare il livello dell’attenzione per loro, perché esistono nel web una serie di trappole molto difficili da smantellare, una volta che ci si entra dentro è difficile uscirne. Allora questi incontri, afferma Ugo Molina, consentono all’Autorità Giudiziaria, a parte leggi e gli interventi normativi, di uscire dai propri uffici e comunicare direttamente alla collettività, comunicare direttamente ai ragazzi quali sono i problemi, quali sono i rischi, quali sono queste trappole per potersi difendere da loro prima ancora dell’intervento del legislatore, dell’intervento della magistratura. È fondamentale che conoscano i rischi del web”.
Giuseppe Cuva