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Manca il medico per le vaccinazioni, monta la protesta a Mistretta 

Scoppia la protesta dei genitori del distretto D29 che ancora una volta non hanno potuto vaccinare i propri bambini per la mancanza del medico presso la sede asp di Mistretta

22 Ott 2024 13:19

Si erano recati per l’ennesima volta presso la sede dell’Asp a Mistretta per far immunizzare i propri figli nell’ambito delle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge, ma, ancora una volta, mancava il medico per la vaccinazione. Così è scoppiato il caos stamattina al Servizio vaccinazioni del Distretto Sanitario dell’Asp, a Mistretta, dove parecchi genitori si trovavano lì insieme ai loro piccoli nonostante a ciascuno di essi fosse stato dato appuntamento per la somministrazione del vaccino nel rispetto degli obblighi vaccinali che diventato un requisito anche per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia.

Al Dipartimento di prevenzione però non c’era un medico disponibile al quale, per legge, viene deputata la supervisione. L’assenza di un medico, che possa raccogliere il consenso informato, valutare lo stato di salute del paziente e gestire in maniera pronta eventuali effetti collaterali, ha fatto saltare la somministrazione e andare su tutte le furie diversi genitori i quali non sono stati avvisati in aticipo che non ci fosse questa figura al servizio di prevenzione.

Ancora quindi disservizi per un servizio che dallo scorso Agosto, da quando è andato in pensione il medico che se ne occupava dott. Umberto Santangelo, arranca.

Le carenze non riguardano solo i vaccini, ma anche delle altre attività di competenza del Dipartimento come Polizia mortuaria, controlli sanitari sull’abitato, rapporti con le Istituzioni per la concessione di autorizzazioni (pubblici spettacoli), pareri edilizi ASP, medicina scolastica, epidemiologia.

Si aspettano risposte da parte dell’Asp di Messina, ma quello che è evidente è ancora una volta il distretto sanitario D29 rimane marginale e marginalizzato con disservizi sanitari che investono tutti dai bambini agli anziani.

Giuseppe Cuva