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La nuova facciata della questura di Bergamo realizzata con la collaborazione di Domenico Boscia

Per la realizzazione della nuova facciata della questura di Bergamo è stato fondamentale l'apporto del professore Domenico Boscia di Motta d'Affermo

12 Dicembre 2020 11:50

È stata inaugurata la nuova facciata della questura di Bergamo.

Una bellissima opera in pietra lavica e marmo bianco di Zendobbio,che è stata realizzata sulla base di un progetto grafico sviluppato degli allievi del Liceo artistico “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo e raffigura l’emblema della Repubblica Italiana e il Tricolore.

Per la realizzazione della facciata è stata fondamentale la fattiva collaborazione del maestro Domenico Boscia di Motta d’Affermo che per la creazione ha adottato un’antica tecnica risalente alla seconda metà del XIX secolo.

Il professore Boscia si dice a dir poco entusiasta ed orgoglioso per questa nuova creazione che lo ha impegnato per tanti mesi in un lavoro meticoloso e certosino e per questo suo lavoro ringrazia la docente Anna Scaramuzzi e il marmista Luigi Paganesi.

All’interno della Questura è stata anche allestita una mostra con 10 pannelli in cui vi è raffigurato il percorso seguito dagli studenti per progettare la nuova facciata.

La cerimonia, nel rispetto delle restrizioni anti covid 19, si è tenuta con la sola partecipazione del questore di Bergamo, Maurizio Auriemma, del prefetto Enrico Ricci, del sindaco Giorgio Gori e del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli.

È intervenuto in videocollegamento anche il il capo della Polizia Franco Gabrielli che ha dichiarato: “Dopo quest’anno di grandi sofferenze e di grandi lutti, credo che nella mente di ognuno di noi quella lunga colonna di camion militari che portava le bare fuori da Bergamo ci accompagnerà fino agli ultimi giorni della nostra vita. Quindi tutto quello che ci dà la sensazione di una città, di un territorio che riparte, credo che sia motivo di soddisfazione non soltanto per Bergamo ma per l’intero Paese”.

Questa iniziativa – ha continuato il prefetto Gabrielli –  che il questore ha così fortemente voluto, intreccia cose molto significative come il coinvolgimento del territorio, che sia la pietra pregiata che siano i ragazzi del liceo artistico Manzù, ed è la cifra che a me piace di più allorquando la nostra Istituzione viene vissuta dai territori come cosa propria, come cosa che appartiene al territorio, che appartiene alla comunità la cui sicurezza in qualche modo c’è stata affidata.

E poi i simboli – ha concluso il capo della Polizia- l’emblema della Repubblica nella sede della Questura sta a significare che la Questura è la sede dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza ed è la sottolineatura della cifra del nostro essere su quel territorio quindi veramente complimenti ai ragazzi che l’hanno pensata e al questore che l’ha voluta”.