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Giubileo delle comunicazioni Acireale, Raspanti “Coltiviamo un cuore puro per comunicare il bene”

Essere fedeli non solo alla forma, ma anche alla sostanza del messaggio evangelico e comunicatori di speranza

29 Gen 2025 15:17

Il ruolo fondamentale dei comunicatori nella società, la differenza tra una comunicazione che crea ponti di speranza e una comunicazione che accresce le divisioni, la missione dei comunicatori di oggi tra intelligenza artificiale e quello sforzo nel cogliere i raggi di luce, il bene tra le pieghe della cronaca.

I temi di un lungo e costruttivo pomeriggio per tanti giornalisti di tutta la Sicilia tra preghiera, riflessione e analisi sul piano teologico, mediatico e deontologico di una professione in continuo cambiamento.

Si parte con la Statio nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo, con i saluti del direttore dell’ufficio comunicazioni sociali, don Arturo Grasso, a moderare l’incontro è il giornalista Mario Agostino, e direttore dell’Ufficio per la pastorale della cultura della Diocesi poi la lettura della bolla di indizione del Giubileo e l’ingresso nella Basilica Cattedrale, chiesa giubilare dove si può ottenere l’indulgenza plenaria hanno segnato la prima parte del Giubileo delle comunicazioni sociali e della cultura organizzato dalla Diocesi di Acireale in collaborazione con la Voce dell’Jonio e l’Ordine dei giornalisti.

Il valore dell’interiorità è stato richiamato ieri dal vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti durante la celebrazione della Santa Messa nella Basilica Cattedrale Maria Santissima Annunziata, sottolineando quella bellezza d’ animo e di un cuore puro che ogni comunicatore deve custodire e portare nella propria professione ogni giorno.

Un cuore pacifico, libero capace di accogliere le notizie senza pregiudizi e di raccontarle con onestà e trasparenza, solo se si ha la speranza dentro se stessi, si può trasmettere ai lettori, agli utenti. Cita Papa Francesco durante il convegno la teologa Letizia Franzone partendo dal significato di giubileo arriva ad una comunicazione intrisa di speranza. Chiude il convegno don Roberto Strano, referente diocesano per il giubileo tracciando la via della comunicazione nella verità e con la verità.

Essere fedeli non solo alla forma, ma anche alla sostanza del messaggio evangelico e comunicatori di speranza. Alla fine un grande momento conviviale all’insegna dell’unità con il vescovo Raspanti l’intensa giornata.