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Crisi idrica a Mistretta, protestano gli abitanti delle vie Solferino e Montebello. Disagi anche in via Falcone

Alcune zone di Mistretta si trovano ad affrontare una crisi idrica pesante con la distribuzione dell'acqua che avviene per pochi minuti e quantità quasi nulla

29 Settembre 2020 10:55

E’ notizia di ieri che da venerdì a Mistretta l’acqua verrà distribuita non più a giorni alterni, ma ogni due giorni.

Una situazione di disagio che gli amastratini devono affrontare e che è dovuta alla scarsità di acqua nelle sorgenti e di conseguenza nei serbatoi comunali.

C’è però una determinata zona del centro nebroideo che sta soffrendo più di altre la crisi idrica. Si tratta della zona alta e più precisamente di due strade: via Solferino e via Montebello.

Gli abitanti, esasperati, chiedono da tempo e a gran voce che il problema venga risolto visto che durante l’erogazione a giorni alterni l’acqua o veniva distribuita per pochi minuti (come questa mattina appena 5 minuti ci dicono) oppure ne arrivava pochissima.

I residenti si dicono stanchi e delusi, poiché si sono rivolti spesso agli uffici competenti e da questi non hanno mai avuto risposte concrete.

Noi abbiamo chiamato l’ufficio tecnico, afferma Alessandro Cristaudo, dove non ci sanno dare risposte”. “Abbiamo chiamato anche i carabinieri, continua Cristaudo, abbiamo chiamato un pò a tutti, ma l’unica risposta che ci sanno dare è che il problema è nostro, nel contatore.

Tre volte ho chiamato l’idraulico, conclude Alessandro Cristaudo, a controllare il contatore, ma è pulito. Quindi il problema non è nostro, ma è semplicemente del comune”.

Il problema persiste e adesso la preoccupazione cresce visto che la distribuzione idrica avverrà ogni due giorni.

Siamo da 15 giorni a questa parte, dice Grazia Di Francesca , completamente a “lastrico” e non abbiamo più a chi rivolgerci”

Gli abitanti per far fronte a questa crisi idrica si sono adoperati in mille modi, c’è chi se l’è fatta “prestare, chi è andato a rifornirsi nelle varie fontanelle e chi addirittura è andato comprarsela.

“Venerdì non avendo avuto acqua a sufficienza abbiamo dovuto comprarla, ma ogni volta non possiamo comprare sempre acqua“. Dichiara una sconfortata Filippa Mazzurco.

Mentre un altro residente Filippo Buzzanga denuncia una situazione insostenibile e anche paradossale in quanto non gli sembra opportuno che i cittadini paghino l’acqua e poi debbano comprarla: “Questa mattina, dice acqua non ne è arrivata, forse ne è arrivata sui 100 litri.”

Come possiamo stare noi per altri tre giorni? Quindi che faccio? dichiara Buzzanga, pago l’acqua al comune e me la vado a comprare? domanda… aspetto una risposta”.

Tra bacinelle, vasche, bidoni e mezzi di emergenza gli abitanti di queste due strade cercano di affrontare alla meno peggio questa emergenza, certo che a lungo andare l’esasperazione cresce e di conseguenza il malcontento.

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Intanto anche gli abitanti degli alloggi popolari di via Giovanni Falcone ci informano che questa mattina non hanno avuto distribuita acqua. Le famiglie si stanno adoperando con mezzi propri per avere l’acqua a casa, ma intanto, ci dicono, molti serbatoi sono rimasti completamente asciutti.

Tutti aspettano delle risposte e soprattutto che questa situazione trovi una soluzione perché l’acqua è un bene primario ed è giusto che tutti i cittadini ne possano usufruire in egual misura.