Centro Antiviolenza Lia Pipitone: presentati i progetti “Empowerment lab” con un “Atelier sociale Le Coffe di Lia” e la rete d’imprese “RI.Nasci”
Obiettivo è realizzare un’impresa sociale che dia lavoro alle donne per affrancarsi dal proprio partner. Le prime attività a partire saranno ricamo a mano, ceramica e pittura ad acquerello
Redazione Telemistretta 23 Settembre 2024 15:55
Sono stati presentati al Centro Antiviolenza Lia Pipitone di Palermo due nuovi progetti per l’autonomia economica delle donne e la loro crescita personale, “Empowerment Lab” che comprende un “Atelier sociale Le Coffe di Lia” e la rete di imprese “RI.Nasci” (Noi Autonome Sicure Coraggiose Indipendenti) per contrastare l’isolamento sociale a cui le donne spesso sono soggette.
Il progetto “Empowerment Lab” con l’atelier sociale Le Coffe di Lia prevede dei laboratori per la riscoperta di arti e tecniche come il ricamo a mano, la pittura ad acquerello e la ceramica. Si tratta di un’officina creativa con attività anche professionalizzanti in cui le donne con l’aiuto di esperti potranno realizzare “oggetti” per rappresentare la propria storia di “donne libere” e il passaggio da “ciò che sono a ciò che vogliono diventare”, appropriandosi consapevolmente del proprio potenziale.
I laboratori dell’atelier sociale Le Coffe di Lia accoglieranno “donne che sostengono donne” creando quell’atmosfera in cui ognuna potrà trovare la propria identità e riconoscersi parte di una comunità.
Il significato del nome “Le Coffe di Lia”: la Coffa è un oggetto semplice, utile e accogliente. Anticamente usata dai contadini siciliani come sacca per il fieno e il cibo, nel tempo, guarnita di “giummi” colorati e specchietti, diventa accessorio bello ed elegante che accompagna le donne. Le donne di questo atelier sociale sono “Coffe”, sono emblema di bellezza e trasformazione, sono state accolte e accolgono: sono cambiamento. Laboriose creano “oggetti” belli e raffinati, realizzano la loro autonomia e indipendenza in un “luogo” che permette loro di essere viste, riscrivere la propria storia e salvarsi.
La “rete di imprese RI.Nasci” (Noi Autonome Sicure Coraggiose Indipendenti) con un intenso lavoro di collaborazione tra soggetti del pubblico e del privato intende realizzare azioni concrete e sinergiche che permettano alla donna di affrancarsi definitivamente dalla violenza iniziando un progetto di vita. Per sottrarsi alla violenza e alle relazioni abusanti che le tengono dipendenti, soprattutto economicamente, dal proprio partner, è fondamentale che le donne raggiungano una propria autonomia e indipendenza socioeconomica.
Con queste iniziative il Centro Antiviolenza Lia Pipitone attivo a Palermo e in provincia da oltre dieci anni vuole promuovere un atelier educativo per contrastare la violenza sulle donne, incoraggiare la creatività e favorire il loro benessere facendo riscoprire e rivivere suggestioni, emozioni e pensieri positivi che fuoriescono dalla bellezza. Hanno già aderito alla rete d’imprese “RI.Nasci”: Sicilbanca e Caffè Morettino.
Alla presentazione realizzata nel giorno dell’anniversario dell’uccisione di Lia Pipitone hanno partecipato: Edy Tamajo (assessore regionale Attività Produttive); Antonello Cracolici (presidente Commissione regionale antimafia); Rosi Pennino (assessora comunale Politiche sociali); Marcello Longo (presidente Ottava Circoscrizione); Nicola Glorioso (vicepresidente Ottava Circoscrizione); Mari Albanese, Alessandro Amore, Alessandro Benincasa, Giusi Chinnici, Emanuele Marino e Salvatore Palumbo (consiglieri Ottava Circoscrizione); Mariangela Paglino (coordinatrice U.O. Servizio Sociale di Comunità dell’Ottava Circoscrizione); Laura Amodeo (RUP dell’Azione POC_PA_I.3.1.I Area Politiche Socio Sanitarie); Margherita Tomasello (vicepresidente Confcommercio Palermo e presidente Gruppo Terziario Donna); Sicilbanca; Georgia Chondrou (CESIE ETS – Progetto T-ESSERE PONTI); Clara Triolo (Coordinamento provinciale LIBERA Palermo).