Ave Verum Corpus, la mostra di Francesco Bondì al museo diocesano di Caltagirone
L' esposizione del famoso artista palermitano intende fare vedere il corpo umano oltre la dimensione estetica contemplata e sulla quale si sofferma la società contemporanea
Redazione Telemistretta 3 Set 2024 13:00
Inaugurata al museo diocesano di Caltagirone la mostra “Ave Verum Corpus”del famoso artista palermitano Francesco Bondì, affermato e visionario direttore atistico, regista e designer di opera lirica e rappresentazioni teatrali.
Con i suoi dipinti intende far vibrare le coscienze su una varietà di temi (alcuni più intimi altri universali, riguardano non solo la sfera sacra, ma anche quella sociale ed emozionale) comunica attraverso corpi maschili e femminili che diventano, come dice lo stesso artista sta, “palcoscenico dell’intimità”.
Per Bondì “l’ambivalenza del corpo tra natura e cultura è il cardine attorno al quale orbita l’esperienza estetica dell’esposizione, che trova nella formula della koinè teologica dell’Ave Verum Corpus l’origine e il compimento di un percorso che con-fonde e con-templa.
Templum, infatti sta per “porzione di cielo” dalla quale procede il templum come “recinto consacrato”, spazio che diventa luogo perché si mette al servizio del dinamismo dei simboli.”
In un tempo storico in cui il corpo viene considerato nella sua sola dimensione estetica ed è ostentato come mero contenitore di anime assopite, in Ave Verum Corpus esso diventa, invece, una barocca tela pazientemente ricamata che comunica importanti messaggi e che richiede un’attenta contemplazione che vada al di là di ciò che appare. Gli sguardi enigmatici dei personaggi guidano il visitatore attraverso un percorso tra trionfalistiche architetture e imponenti scenografie, tra allegorie e citazioni riunite insieme per stupire chi guarda e stimolare allo stesso tempo le menti alla riflessione e alla ricerca.
La mostra, introdotta da quattro opere di repertorio dell’Artista e composta da quattordici opere inedite, é stata allestita all’interno della Quadreria del Museo dove le tele sono suddivise in quattro macro-sezioni tematiche: Spes, Puritas, Tempus e Amor Sacer. Il percorso culmina con una sorprendete e monumentale visione “umana e insieme divina”.
Alla presentazione oltre che l’artista Bondì erano presenti il vescovo di Caltagirone Mons. Calogero Peri, il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco, il direttore del Museo don Fabio Raimondi, quello dell’Archivio e della Biblioteca Francesco Failla,,la curatrice indipendente Rischa Paterlini, lo psicoterapeuta fra Giovanni Salonia e la curatrice della mostra Carmen Bellalba.
Giuseppe Cuva