Arcidiocesi di Palermo, comunione e cresima insieme, sarà un percorso di 5 anni con le famiglie
Saranno ricevute dai fanciulli in un'unica celebrazione dopo un percorso di preparazione di 5 anni.
Redazione Telemistretta 5 Set 2024 12:21
L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice pensava da tempo a questa soluzione: comunione e cresima insieme, ovvero nella stessa celebrazione liturgica, a 10 anni o poco più Quindi un percorso quinquennale. Una vera e propria rivoluzione, che come tutte le novità piace tanto ad alcuni e meno ad altri. Il percorso coinvolgerà le famiglie, ribadisce Lorefice. Cosa vuol dire per le chiese di Palermo: stop alle iscrizioni al catechismo già da quest’anno e, dall’autunno del 2025, via al nuovo percorso. La decisione è stata presa nei giorni scorsi nel corso di un’assemblea pastorale ed è stata messa nero su bianco in una nota firmata dal vicario generale, monsignor Giuseppe Oliveri.
L’idea è quella di un percorso unico per l’iniziazione cristiana, partendo dai sette anni. In una nota il vicario generale, monsignor Giuseppe Oliveri, l’ha chiamato “il nuovo progetto catestichico per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi”. Il progetto sarà operativo, per tutta l’Arcidiocesi, a partire dall’anno pastorale 2025-26. L’obiettivo è anche quello di stoppare la “fuga” dei bambini dalle parrocchie una volta ricevuta la prima comunione.
L’arcivescovo Lorefice ha disposto che nel corso di quest’anno pastorale “non si dovranno iniziare nuovi percorsi in vista della prima comunione; verranno portati a compimento i percorsi di iniziazione cristiana già avviati con la celebrazione della prima comunione; i bambini che riceveranno la prima comunione quest’anno seguiranno i consueti itinerari di preparazione alla cresima”.
Monsignor Oliveri sottolinea “pur non procedendo alle tradizionali iscrizioni alla catechesi per la prima comunione, i bambini di 7 e 8 anni e le loro famiglie dovranno comunque essere accolti e accompagnati coinvolgendoli in attività e incontri propedeutici al nuovo itinerario. La disposizione dovrà riguardare tutte le parrocchie “senza deroghe o eccezioni”, anche per evitare che qualche genitore possa optare per il classico percorso biennale o triennale.
Lucia Porracciolo