Al museo san Rocco di Trapani, un dipinto tributo a Giovanni Falcone
Al museo san Rocco di Trapani è stata donata dall'artista locale Piriongo un'opera in stile pop art ritraente Giovanni Falcone, per il direttore del museo don Liborio Palmeri Falcone rappresenta un esempio di santità laica
Redazione Telemistretta 21 Maggio 2024 13:03
Il Museo San Rocco di Trapani accoglie una nuova opera all’interno dei suoi locali, si tratta del quadro ‘La mafia non è affatto invincibile’” dell’artista trapanese Piergiorgio Leonforte, noto come Piriongo.
In pieno stile pop art, l’artista ha realizzato un ritratto dinamico del magistrato, simbolo della lotta alla mafia, combinando tecniche miste e grafica digitale
“L’icona pop di Giovanni Falcone, spiega il direttore del museo don Liborio Palmeri, è stata volutamente collocata al primo piano del Museo San Rocco. Innanzitutto perché è un luogo normalmente attraversato da migliaia di giovani che passano durante l’anno per il Museo; poi perché si trova nella parte della cosiddetta “didattica del silenzio” perché gli spazi invitano alla meditazione e alla contemplazione.”
“Ma il motivo più importante è un altro – continua Palmeri – Nello stesso spazio sacro, a poca distanza dall’immagine di Falcone si trovano antiche icone bizantine con la rappresentazione dei santi cristiani e della loro testimonianza. Noi vediamo una stretta relazione tra l’icona bizantina e la pop art del Novecento. Per certi versi le icone bizantine erano la pop arte della loro epoca, esse basano infatti, prima che fosse inventata la serialità iconografica della serigrafia, basano la loro forza sulla ripetizione.”
“L’icona di Cristo, della Vergine o di un santo presenta sempre gli stessi stilemi, esattamente come fa l’icona pop. Può sorprendere, ma proprio il primo protagonista assoluto della PopArt degli anni Sessanta, Andy Warhol, era di madre cattolico-bizantina, che, devotissima, ha sicuramente trasmesso al figlio il linguaggio spirituale delle icone. E Warhol, sebbene immortali icone di bellezza, come Marilyn Monroe o Liz Taylor, lo fa per sottolineare piuttosto la loro caducità, il loro effimero passaggio.”
“Dunque, in qualche modo, l’icona di Giovanni Falcone, corrisponde a questo messaggio, ovviamente con un linguaggio adatto molto ai ragazzi, tratto dal fumetto e dall’uso dei media. Collocato in quel punto, dunque, Giovanni Falcone viene accostato a coloro che per la loro fede hanno ricevuto il martirio. Egli rappresenta una “santità laica” che dovrebbe appartenere a tutti, credenti e non credenti, basata sui valori della Giustizia e della Verità». Ricordare, sì, ma per educare!”, conclude don Liborio Palmeri
Giuseppe Cuva