
Acireale, Incontro su “Leone XIII e Leone XIV, i Papi delle cose nuove”
Mons. Viganò racconta sull'eredità della Rerum Novarum e sulla modernità di Leone XIV
Redazione Telemistretta 19 Giu 2025 09:15
Nel salotto dell’Accademia Zelantea di Acireale si è svolto un incontro culturale di grande spessore, dedicato alla figura di due pontefici accomunati da una visione profetica della modernità: Leone XIII e Leone XIV, i papi delle cose nuove.
L’evento ha visto la partecipazione di Mons. Dario Edoardo Viganò, figura di spicco nel panorama ecclesiale e culturale italiano, già prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e oggi vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali.
Nel suo intervento, Mons. Viganò ha tracciato un percorso che ha legato Leone XIII, autore della celebre enciclica Rerum Novarum, a Leone XIV, che interpreta il mondo contemporaneo, inteso come apertura al mondo, alla cultura ed ai nuovi linguaggi.
“Leone XIII aprì la Chiesa al dialogo con la modernità, superando l’opposizione di Pio IX e accogliendo le sfide culturali e tecnologiche del suo tempo. – Ha affermato monsignor Viganò, – emblematica fu la sua benedizione filmata nel 1898, primo gesto di apertura verso i nuovi media. L’episodio fu travisato dal New York Times, che diffuse la falsa notizia secondo cui quella benedizione avrebbe avuto lo stesso valore spirituale di una impartita dal vivo: una delle prime fake news legate al mondo ecclesiale, ma che ha avuto un grande impatto sociale e culturale.”
Ha infine sottolineato che “oggi, nell’era dell’intelligenza artificiale e della disinformazione digitale, la lezione di Leone XIII resta attuale: servono formazione, spirito critico e responsabilità per comunicare la verità con strumenti nuovi”.
A dare la chiosa finale all’incontro è stato mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che ha sottolineato l’importanza di rileggere oggi, in un tempo segnato da sfide sociali e culturali inedite, il magistero e il profilo umano di pontefici che seppero affrontare il loro tempo con sguardo evangelico e spirito innovatore.
“I Papi delle cose nuove – ha affermato Raspanti – sono coloro che non si sono lasciati paralizzare dal cambiamento, ma lo hanno abitato. Hanno saputo cogliere le inquietudini del loro tempo come occasioni per rendere il Vangelo sempre vivo e credibile. Non celebriamo semplicemente due figure del passato, ma due Papi che hanno ancora qualcosa da dire al presente. Leone XIII ha aperto una stagione di dialogo con il mondo moderno, Leone XIV ha saputo rinnovarne il linguaggio e la portata”.
Ha poi concluso: “Riprendendo il messaggio di Papa Leone XIV ai vescovi italiani, emerge con forza l’invito a “entrare nell’umano”: vivere insieme, condividere le gioie e le fatiche della gente, con uno sguardo cristiano che sa camminare insieme. Non si tratta più di temere, ma di avere coraggio. Nulla può più impedire l’annuncio del Vangelo, se radicato nella carità e vissuto con cuore aperto. È questa la sfida della Chiesa di oggi: una presenza che accompagna, ascolta, annuncia e ama”.
Accanto a lui ha portato il saluto istituzionale l’on. Nicola D’Agostino, richiamando il valore della collaborazione tra Chiesa, istituzioni e territorio nella promozione della cultura e della memoria storica. La serata è stata arricchita anche dall’intervento del Presidente dell’Accademia Michelangelo Patanè.
Il pubblico, numeroso e partecipe, ha apprezzato il tono accessibile e al contempo profondo della riflessione, che ha saputo intrecciare storia, attualità e fede. Calorosi applausi hanno chiuso una serata che ha lasciato nei presenti il desiderio di continuare a riflettere e approfondire.
L’evento ha confermato ancora una volta l’impegno del vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti nel farsi crocevia di dialoghi alti e necessari, capaci di nutrire la coscienza civile e cristiana del nostro tempo. L’incontro, patrocinato dall’Associazione Mai più soli e dall’Accademia degli Zelanti, è stato organizzato anche con il contributo della Comunità di Sant’Egidio.
A moderare l’evento è stato Emiliano Abramo, presidente della stessa Comunità.