bde1e7f0 d9d2 450a 8010 c22b8ad23760

Troina, un sistema museale che racconta secoli di storia tra dipinti, reperti e fotografie

Nei due musei si possono ammirare opere d'arte come un quadro attribuito a Tiziano e gli scatti del grande fotoreporter di guerra Robert Capa

20 Mar 2025 18:00

I paesi dell’entroterra siciliano sono quasi tutti degli scrigni che conservano dei veri e propri tesori di arte, storia e cultura. È il caso di Troina, centro in provincia di Enna, le cui origini affondano le radici nel periodo greco e che nel 1061 fu scelta dal conte Ruggero come prima capitale normanna di Sicilia, oltre ad essere la prima sede vescovile dell’isola.

Secoli e secoli di storia che sono testimoniati dai monumenti, dalle tante chiese e dal sistema museale troinese che custodisce reperti storici, dipinti di grande fattura, libri e le foto del grande fotografo di guerra Robert Capa.

Tutto in due distinti edifici per un vero e proprio tuffo nella storia e negli eventi che hanno interessato Troina. Presso i suggestivi ambienti della Torre Capitania, che nei secoli è stata adibita a vari usi fra cui a prigione borbonica le cui celle sono ancora visibili e visitabili, si può ammirare la pinacoteca civica di arte moderna “Gaetano Zito” che custodisce opere di autori di primissimo piano come Scipione Pulzone, Willem Scellinks e soprattutto uno stupendo ritratto di Paolo II farnese attribuito a Tiziano Vecellio.

Sempre nello stesso edificio si possono osservare i reperti ritrovati nel territorio dalla fondazione della città ellenistica all’ampliamento dello spazio urbano dell’età romana e tardo antica. E il Lapidarium Cleofe Giovanni Cabale che raccoglie stemmi e fregi, sculture ed peografi che raccontano l’immagine urbana derivata dalle stratificazioni storiche.

A qualche decina di metri di distanza dalla Torre Capitania invece c’è il Palazzo Pretura in cui è stato allestito dal 2020 il museo della fotografia Robert Capa.

Al suo interno sono esposte ben 62 foto del più grande fotoreporter di guerra di tutti i tempi, scatti che hanno fatto la storia e che sono diventati iconici come quello del pastore che dà indicazioni ad un soldato americano in territorio di Sperlinga. Tutte foto che raccontano l’operazione Husky del 1943 quando gli americani sbarcarono in Sicilia per iniziare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Le fotografie di Capa documentano la crudeltà della guerra nella nostra isola,la sofferenza della popolazione, la vita quotidiana degli abitanti nei luoghi invasi e ridotti in macerie dai vari bombardamenti.

Giuseppe Cuva