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Randazzo, Fede e tradizione: la Pasqua tra riti e devozione

La voce del parroco don Roberto Maio: “Ogni gesto è memoria e partecipazione”

11 Apr 2025 11:54

Anche nel 2025 Randazzo, tra le città più antiche e suggestive dell’area etnea, si prepara a vivere i riti della Settimana Santa. Una tradizione plurisecolare che coinvolge l’intera comunità, dove ogni gesto, canto e passo processionale diventa espressione di una fede profonda e condivisa.

“Le tradizioni tramandate dalla fede dei padri non sono solo memoria, ma occasione per rinnovare oggi la consapevolezza e la partecipazione ai misteri della Passione, Morte e Risurrezione del Redentore”dichiara don Roberto Maioparroco della comunità di San Martino.

Il programma delle celebrazioni

  • Lunedì 14 e martedì 15 aprile: le confraternite di Maria SS. Addolorata e Maria SS. Annunziata portano in processione il Santissimo Crocifisso, visitando il Santissimo Sacramento esposto nella basilica di Santa Maria.
  • Mercoledì 16 aprile, ore 17.00 (chiesa di San Pietro): rito della “Scinnuta ra Cruci”, con la deposizione dei simulacri del Cristo Crocifisso e della Vergine Addolorata sulle maestose “Varette” processionali.
  • Venerdì 18 aprile:
    • Ore 9.30 – Processione del SS. Crocifisso, con partenza dalla chiesa di San Martino, a cura dell’omonima Arciconfraternita.
    • Ore 20.00 – Solenne Processione Cittadina del Cristo Crocifisso e della Vergine Addolorata dalla chiesa di San Pietro, con la partecipazione di centinaia di devoti in abito bianco. Momenti particolarmente emozionanti: la discesa e la salita di San Bartolomeo, l’incontro tra la Madre e il Figlio in Piazza San Giorgio e il passaggio davanti alla basilica di Santa Maria.
  • Sabato 19 aprile, ore 9.30 (chiesa di San Nicola): Processione del Cristo Morto, a cura dell’Arciconfraternita delle SS. Anime del Purgatorio. Un tempo celebrata il Giovedì Santo, questa processione richiama l’antica visita ai Sepolcri.

Con i suoi riti, Randazzo rinnova ancora una volta il suo profondo legame con il Mistero Pasquale, custodendo e tramandando una delle espressioni più autentiche della devozione popolare siciliana.