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Parati sacri “Bizzarri”: a Erice una mostra sul fascino del Settecento

Una mostra preziosi tessuti veneziani e influenze orientali, aperta fino all’11 gennaio 2026.

14 Ago 2025 14:02

E’ stata inaugurata martedì 12 agosto nella Chiesa di Sant’Agostino (ore 18 momento introduttivo presso la Chiesa del Collegio) una mostra frutto di un importante lavoro di studio e di ricerca coordinato da Piero Messana, Lina Novara e Maurizio Vitella con l’allestimento curato da Vito Corte. «La mostra presenta una selezione di parati sacri pertinenti al primo trentennio diciottesimo secolo  – spiega il direttore diocesano dei beni culturali don Piero Messana – Si tratta di una particolare produzione di tessuti definiti poi ‘Bizzarre’ per le caratteristiche peculiari di questo tipo di produzione che dalla fine del 600, partendo da prodotti tessili particolarmente preziosi fabbricati a Venezia – i cosiddetti ‘ganzi’ – arrivano ai manufatti francesi degli anni 40 del XVIII secolo con il cosiddetto stile ‘Revel”.

LE OPERE IN MOSTRA sono 53 e provengono per la maggior parte da Erice, alcune da Calatafimi, un’opera da San Vito Lo Capo, una da Misericordia (Valderice), due dalla Cattedrale San Lorenzo; altre sono custodite dal Seminario Vescovile.

“Si tratta di paramenti davvero preziosi spesso dono delle famiglie nobili. In questa mostra ci siamo soffermati sulla produzione relativa ad un solo trentennio del XVIII secolo che restituisce il clima culturale di un’epoca e i suoi nuovi contatti con l’Oriente. Oggetti e animali da mondi sconosciuti che attraverso le varie Compagnie delle Indie giungevano in Europa accendendo la fantasia su luoghi lontani espressa con decorazioni floreali, animali, antropomorfe immaginate con forme e colori estrosi che non corrispondono dal punto di vista naturalistico. Mondi sconosciuti che si raggiungevano solo con la fantasia, continua don Messana – da qui il titolo della mostra.”

La mostra resterà aperta tutti i giorni escluso la domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20 fino al prossimo 11 gennaio 2026.