Nuovo atto vandalico contro il Centro “Padre Nostro”: colpito ancora il simbolo di don Pino Puglisi
Ignoti hanno vandalizzato la sede del Centro di Accoglienza “Padre Nostro” a Brancaccio. Scassinata la porta d’ingresso e asportata la targa dedicata al Beato
Redazione Telemistretta 10 Ott 2025 10:37
Il Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato dal Beato Giuseppe Puglisi ritorna all’attenzione di malavitosi.
Il 29 settembre 2025 si sono conclusi gli eventi in memoria del XXXII Anniversario del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi, che hanno visto la partecipazione, oltre che dei cittadini, di personalità istituzionali, civili e militari.
Ieri, 8 ottobre 2025, ignoti hanno divelto lo sportellino del contatore dell’acqua del Poliambulatorio di Prossimità del Centro di Accoglienza Padre Nostro intitolato al Beato Giuseppe Puglisi e a Mons. Guido Sansavini.
Questa notte ignoti hanno scassinato la sede del Centro sita in via Agesia di Siracusa n. 11 (quartiere San Filippo Neri), entrando dalla porta posteriore, applicando del mastice per marmo nelle serrature della saracinesca principale e asportando la targa di intitolazione del Centro di Accoglienza Padre Nostro.
Sia ieri sia oggi sono intervenuti i Carabinieri per le indagini di rito. Nel primo caso vi sono delle telecamere che sicuramente avranno ripreso l’autore dell’atto vandalico; nel secondo caso bisogna comprendere chi ha consegnato ai malavitosi la chiave del cancelletto che immette nel sottoscala, dove c’è la porta secondaria della sede del Centro.
Sarà un caso, ma proprio ieri i Carabinieri hanno passato a setaccio lo Zen, e forse alcuni abitanti del quartiere hanno voluto manifestare il loro disappunto scassinando la sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro, simbolo di legalità.
Sappiamo che è questa la strada giusta da percorrere: ispezioni, perquisizioni, sequestri e arresti, ma contemporaneamente dobbiamo offrire luoghi di incontro e di confronto per gli abitanti del quartiere.
Rimaniamo fiduciosi che i responsabili, questa volta, vengano assicurati alla giustizia