
Il Senato Accademico di Messina sospende la convenzione con la Hebrew University
Il Senato ha voluto ribadire la ferma condanna del governo israeliano, già espressa nella seduta dello scorso mese di luglio, per l’inumana violenza perpetrata nei confronti della popolazione palestinese
Redazione Telemistretta 26 Set 2025 15:29
Il Senato Accademico, riunitosi oggi in una seduta aperta alla partecipazione di tutte le associazioni studentesche e convocata per discutere le richieste avanzate dalla comunità universitaria in merito alla crisi di Gaza, ha deliberato all’unanimità l’immediata sospensione dell’accordo di collaborazione con la Hebrew University e una serie di misure a supporto di studentesse, studenti e docenti palestinesi.
Il Senato ha, innanzitutto, voluto ribadire la ferma condanna del governo israeliano, già espressa nella seduta dello scorso mese di luglio, per l’inumana violenza perpetrata nei confronti della popolazione palestinese, che si configura come una sistematica violazione dei diritti umani e una forma di genocidio, secondo quanto dichiarato da autorevoli istituzioni internazionali.
Per quanto riguarda l’accordo quadro con la Hebrew University of Jerusalem a cui, allo stato, non corrisponde alcuna forma di attuazione, è stato sospeso con effetto immediato. Il Senato Accademico si è anche impegnato a non approvare accordi di collaborazione con Università e centri di ricerca che hanno esplicitamente manifestato il proprio supporto e assenso alle azioni di aggressione del Governo israeliano nei confronti della popolazione palestinese.
È stata confermata, naturalmente, l’intenzione dell’Ateneo di continuare a collaborare e di avviare nuove relazioni con istituzioni che promuovono i valori identitari della nostra Università.
L’Università di Messina, inoltre, vuole implementare l’impegno per sostenere le vittime di questa crisi. Si è deciso, quindi, di porre in essere azioni volte a promuovere la concreta creazione di corridoi umanitari per studentesse, studenti e docenti palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, con il supporto del CEMI (il Centro di Ateneo per la Migrazione, l’Integrazione Sociale e la Comunicazione Interculturale).
Saranno potenziate le borse di studio attualmente già disponibili per accogliere studentesse, studenti e docenti palestinesi, con particolare attenzione a coloro che provengono da territori di guerra.
Verranno attivati bandi per il reclutamento di docenti palestinesi, mediante il programma della Rete Scholar At Risk.
Infine, per le iniziative culturali dedicate alla crisi umanitaria in Palestina ed a quanto sta accadendo in quell’area, verrà aumentato il numero crediti riconosciuto, rispetto al consueto rapporto ore/cfu.