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Il caos della A19, tra code e cantieri l’inferno di un’autostrada che non è autostrada

Tra Catania e Palermo si contano ben 21 restringimenti con i lavori tra Casteldaccia e Bagheria che stanno provoncando notevoli disagi

9 Giu 2025 16:37

Chi viaggia sulla A19 Palermo-Catania è ormai cosciente che percorre tutto tranne che un’autostrada. La situazione è a dir poco drammatica e per certi versi paradossale visto che percorrendo tutta l’arteria autostradale da Catania a Palermo si incontrano ben 21 cantieri con relativi restringimenti di carreggiata, rallentamenti e disagi vari. Una autostrada che quindi non garantisce i requisiti minimi di sicurezza che oltre alla stanchezza fisica provoca stress mentale a chi la percorre visto che il più delle volte è costretto a rimanere per ore in fila.

Ed è il caso specifico degli ormai celeberrimi cantieri tra Casteldaccia e Bagheria che giornalmente provocano code lunghissime e in particolare nei week end. Gente costretta a rimanere sotto il sole cocente per ore e ieri Anas, preoccupata anche per il caldo africano che si è abbattuta sulla sicilia, ha anche distribuito delle bottigliette d’ acqua .

Ieri si sono registrati complessivamente tre chilometri di coda che sono anche aumentati per tutto il pomeriggio nella carreggiata che conduce a Palermo per via dei rientri dell’utenza dalle località balneari verso il capoluogo siciliano.

Tutto ciò dovrebbe concludersi il 28 luglio, con la fine dei lavori, ma il condizionale è d’obbligo e questo è l’ennesimo biglietto da visita della Sicilia in un periodo in cui il flusso turistico inizia a crescere.

Non solo, vedendo che i disagi sono giornalieri ed enormi i lavori dovrebbero proseguire a ritmo serrato e invece spesso non si vede nessuno nei cantieri. Altro elemento da aggiungere e da non sottovalutare è l’inciviltà di molti utenti alla guida, perchè se è vero che i cantieri e l’inefficienza rallentano il traffico, è altrettanto vero che l’indisciplina e il poco rispetto di tantissimi automobilisti peggiorano la situazione, perchè credersi furbi e percorrere le corsie di emergenza per arrivare “prima” non fa altro che creare ancora più caos e quel tappo che produce le code chilometriche per superare poche centinaia di metri di cantiere.

Le autostrada siciliane sia quelle a pagamento che quelle gratuite non possono essere considerati tali, perché non garantiscono i requisiti minimi di sicurezza e serenità utili per tutti i viaggiatori.

Giuseppe Cuva