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Aci Catena. La chiesa Matrice ospita il Grest inclusivo finanziato dalla Regione Siciliana

Il parroco Don Carmelo Sciuto, in collaborazione con l'Associazione Famiglie Persone Down odv di Catania: "Nella diversità la ricchezza della comunione"

8 Lug 2025 11:59

Ad Aci Catena l’oratorio parrocchiale si apre all’esperienza dell’inclusività e, grazie al contributo economico della Regione Siciliana ed in particolare dell’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali, mette in campo un progetto rivolto ai giovani con sindrome di down affinché possano integrarsi nel tessuto sociale locale.

Il progetto, sovvenzionato per 30mila euro con fondi regionali, ha avuto inizio il 16 giugno e si concluderà il 24 luglio presentandosi come modello virtuoso per gli oratori diocesani. È importante, infatti, vivere queste esperienze significative di crescita e consapevolezza della diversità.

Di concerto con l’Associazione Famiglie Persone Down odv di Catania e le Istituzioni locali, la comunità parrocchiale ripete l’esperienza già vissuta due anni fa con il progetto inclusivo, nato dal percorso formativo “La Chiesa, un luogo di accoglienza!”.

Il progetto vuole promuovere l’integrazione dei ragazzi con disabilità attraverso informazioni, supporto e accompagnamento, senza far mancare un’adeguata supervisione da parte di uno psicologo e l’assistenza di operatori specializzati, insieme agli animatori volontari del grest.

Sull’iniziativa si è così espresso don Carmelo Sciuto, parroco della Matrice di Aci Catena e Direttore dell’Ufficio Catechistico della CESi: “Abbiamo voluto dare una forma nuova al Grest includendo persone con la sindrome di Down, ragazzi nello spettro autistico e i nostri ragazzi. Fondamentale per questo il supporto degli animatori, degli operatori specializzati e del vicario parrocchiale don Sebastiano Guarrera”.

Ha infine concluso: Tutti insieme, come un’unica famiglia, cerchiamo di vivere queste giornate con l’idea di condividere i vari momenti. Il grande risultato è stato la maturazione dei ragazzi fruitori del progetto e dei collaboratori”. 

Varia la proposta rivolta ai giovani partecipanti, dal momento iniziale con accoglienza e bans fino ai laboratori (cucina, pasticceria, giardinaggio, puzzle, art attack e danza per citarne alcuni), il Centro della Gioventù, luogo dove si svolge il Grest, ha pensato ad attività mirate a favorire l’autonomia e la socialità. Fondamentale quindi, nel progetto di supporto all’integrazione, l’intervento delle Istituzioni Civili.

Margherita Ferro, sindaca della comunità catenota, ha infatti sottolineato: “È importante sostenere queste realtà virtuose e per questo ringraziamo la Regione Siciliana, la nostra comunità e chi ha voluto ed ha lavorato per la sua realizzazione. Questo grest è una realtà che fa onore e dà valore alla nostra cittadina, perché prende in considerazione i talenti dei nostri giovani e favorisce il senso di coesione sociale. Sviluppare questo progetto è un valore aggiunto per Aci Catena, che permette ai bambini di crescere insieme”.

Grande soddisfazione espressa infine anche dall’associazione AFPD ODV Catania (Associazione Famiglie Persone Down), presieduta dalla Dott.ssa Stefania Massimino e rappresentata in questa occasione dal Dott. Cristopher Gaziano, psicologo, che così si è espresso, raccontando la vicenda di uno dei ragazzi partecipanti: “Ci sono delle storie che toccano particolarmente più delle altre, perché è chiaro che tutti i ragazzi che hanno disabilità cognitiva hanno delle potenzialità diverse. Uno dei nostri giovani in particolare ci ha dimostrato come il contatto quotidiano, non solo con i ragazzi dell’Associazione e con noi psicologi e terapisti, fa accadere miracoli quotidiani. Abbiamo visto in questo ragazzo alcuni miglioramenti nella capacità comunicativa, che prima era quasi assente e adesso invece risalta nei sorrisi e nella parola che ci dona”.

È importante evidenziare come queste esperienze pratiche, affiancate da un approccio teorico specialistico, possano contribuire a migliorare la vita delle persone con disabilità.