
A Finale di Pollina grande successo per il concerto della PFM
Pioniera del progressivo italiano, la band ha costruito un linguaggio sonoro unico
Redazione Telemistretta 13 Ago 2025 10:06
C’è un filo rosso che unisce le prime prove nei primi anni ’70 ai palchi internazionali di oggi: la Premiata Forneria Marconi non ha mai smesso di reinventarsi. Nata in un’epoca di fermento creativo, quando il rock progressive stava tracciando nuove rotte nel panorama musicale, la PFM ha saputo distinguersi fin dall’inizio per la capacità di fondere potenza elettrica e raffinatezza orchestrale, melodie italiane e aperture internazionali. Caratteristiche che la band ha messo in mostra anche in occasione del concerto al parco urbano di Finale, dimostrando di essere un organismo.
Pioniera del progressivo italiano, la band ha costruito un linguaggio sonoro unico, in cui convivono chitarre e flauti, sintetizzatori e violini, ritmiche rock e arrangiamenti che guardano alla musica classica. Non si tratta di un semplice ibrido: è un’identità vera e propria, affinata in cinquant’anni di carriera, dischi memorabili e collaborazioni con artisti di fama mondiale.
I suoi membri si muovono come in una conversazione musicale continua: sguardi, cenni, improvvisazioni, il tutto guidato da una padronanza tecnica rara e da un rispetto reciproco che traspare in ogni nota. Non si tratta solo di eseguire brani: è un dialogo costante con il pubblico, che assiste a qualcosa di irripetibile a ogni data.
Il segreto sta nella freschezza. Pur vantando un repertorio celebrato e riconosciuto in tutto il mondo, la band non si limita mai a riproporlo fedelmente: piccole variazioni, passaggi inediti, improvvise accelerazioni o momenti di sospensione creano un’esperienza sonora sempre nuova. È questa vitalità a rendere ogni concerto una storia a sé, dove il passato viene rivisitato con l’energia del presente.
In un’epoca in cui la musica dal vivo è spesso imprigionata in schemi rigidi, la PFM continua a difendere il valore dell’arte come atto unico e irripetibile. La loro è una bottega artigiana del suono, in cui la tradizione si intreccia alla sperimentazione, e in cui il tempo sembra misurarsi non in anni ma in emozioni. Un approccio che ha permesso alla band non solo di resistere al trascorrere delle mode, ma di diventare un punto di riferimento culturale per generazioni di ascoltatori, in Italia e oltreconfine.