
Barcellona Pozzo di Gotto, confiscato immobile a esponente dei “Barcellonesi”
La Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ha disposto la confisca di un immobile commerciale a un esponente della criminalità organizzata barcellonese, già condannato per associazione mafiosa
Redazione Telemistretta 23 Set 2025 14:44
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno dato esecuzione al decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale del capoluogo peloritano – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un esponente di vertice della criminalità organizzata mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto.
La misura di prevenzione patrimoniale era stata richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Messina, all’esito di una complessa e laboriosa investigazione, diretta e coordinata dalla DDA e delegata ai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, culminata, nel febbraio del 2022 nella esecuzione di misure cautelari nei confronti di 86 soggetti tra capi e gregari della famiglia mafiosa dei “Barcellonesi”, fra i quali l’odierno destinatario della confisca di prevenzione.
Infatti, dagli accertamenti patrimoniali eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, è stato possibile verificare e documentare come egli, attualmente detenuto, essendo già condannato anche in secondo grado per associazione di tipo mafioso, e la propria compagna avessero accumulato, nel tempo, un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
La confisca ha riguardato un bene immobile adibito a uso commerciale, risultato acquistato grazie ai proventi di attività illecita, sito nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto e del valore complessivo di circa € 50.000.
Il provvedimento si inserisce nel più ampio contesto delle strategie di contrasto alla criminalità organizzata predisposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina con le Forze di Polizia Giudiziaria e i Carabinieri, nel caso in esame; con l’obiettivo di sottrarre, arricchire e consolidare l’economia legale, beni e proventi da attività criminose di natura mafiosa.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, precisando che il provvedimento di confisca adottato potrà essere modificato o annullato attraverso il ricorso agli ordinari mezzi di impugnazione e che le successive gradi di giudizio, anche con riferimento alle pronunce adottate nei confronti dei soggetti citati, potrebbero concludersi con l’esclusione di qualsiasi forma di responsabilità e la restituzione dei beni agli aventi diritto.