
Il culto di S.Antonio di Padova in Sicilia, tra tradizioni, processioni e tanta fede
A Capizzi la tradizionale cavalcata, mentre a Mistretta la suggestiva processione con il simulacro di Noè Marullo
Redazione Telemistretta 14 Giu 2025 11:42
Il culto di sant’Antonio di Padova è sicuramente uno tra i più forti e sentiti in Sicilia. Il Santo dei Miracoli ha con la Sicilia un rapporto alquanto singolare.
Era il 1220 quando Fernando di Buglione entra a fare parte dell’ordine francescano con il nome di Antonio. Sempre nello stesso anno decise di andare in missione in Marocco per portare la Parola di Dio. Ma dovette abbandonare il Marocco a causa di una malattia tanto grave da imporre il rientro in Portogallo. Ecco che, durante il rientro, una tempesta scagliò la sua barca contro la costa orientale della Sicilia fra Milazzo e Messina. Era l’inverno 1221 quando Sant’Antonio naufragò a Capo Milazzo. Si racconta che alcuni pescatori del luogo lo soccorsero, riparatosi in una grotta, poi diventata una Chiesa dedicata al Santo. Una volta guarito, il Santo dei Miracoli raggiunse il Convento dei suoi confratelli a Messina – dove Sant’Annibale M. Francia dopo il terremoto del 1908 recuperò la famosa mattonella con stille di sangue di Antonio a seguito del suo famoso “miracolo del pozzo” – e da lì intraprese il cammino verso Assisi per assistere al Capitolo Generale convocato da Francesco, “il poverello d’Assisi”.
Quindi sono tanti i paesi e le città in cui il santo è venerato e festeggiato a Milazzo, a Capizzi dove si festeggia per ben due volte l’anno, a Maletto dove è anche patrono, molto sentiti i festeggiamenti anche a Messina e a Mistretta in cui si è svolta la tradizionale e sobria processione con lo splendido simulacro ligneo scolpito dallo scultore amastratino Noè Marullo. Il fercolo addobbato con gigli bianchi ha attraversato le vie della città seguito da un buon numero di fedeli.
Quest’anno la processione ha avuto un piccolo cambiamento di percorso in quanto ha fatto tappa e sosta dinanzi la storica edicola votiva in corso Umberto I in cui è stata riposizionata, dopo il restauro commissionato dalla famiglia Lo Iacono e realizzato dalla restauratrice Sebastiana Manitta, la piccola statuetta ritraente proprio Sant’Antonio di Padova. Un momento vissuto dai presenti con la preghiera.
Giuseppe Cuva