
Liberati i binari dalla frana, riprende la circolazione dei treni a S. Stefano di Camastra
Una frana che ha praticamente paralizzato il traffico ferroviario tra Messina e Palermo con gravi disagi per i viaggiatori e non solo
Redazione Telemistretta 16 Mag 2025 15:33
È ripreso nel primo pomeriggio, intorno alle ore 14:00, il normale traffico ferroviario alla stazione di Santo Stefano di Camastra dopo che dalle 15:30 di ieri una frana aveva invaso i binari della suddetta stazione spaccando in due, nel vero senso della parola, il traffico ferroviario in Sicilia, causando cancellazioni di treni e l’attivazione di bus sostitutivi per tutti gli utenti in viaggio da e per Palermo.
Ovviamente la circolazione ferroviaria subirà ancora dei ritardi e qualche disagio visto che i convogli transiteranno dalla stazione stefanese a velocità molto moderata a causa dei lavori che stanno continuando per mettere in sicurezza l’intera area sia lato monte che mare e liberare totalmente canaloni e torrente dalla presenza di detriti.
Le piogge torrenziali che si sono abbattute in tutta la Sicilia nella giornata di ieri e anche nella mattinata di oggi sono state la causa principale di questo gravissimo disagio alla stazione ferroviaria stefanese, per tutta la notte questa mattina i tecnici e gli operai di Rfi coadiuvati da dipendenti comunali hanno cercato di liberare i binari da detriti e fango. Operazioni rese ancora più difficoltose e complesse dalla situazione meteorologica, infatti durante lo sgombero dai detriti un altro temporale si è abbattuto nella notte sulla cittadina delle ceramiche ha compromesso il lavoro svolto fino a quel momento costringendo il personale a ricominciare tutto da capo.
Sul posto durante le varie operazioni presenti il sindaco Francesco re, il vicesindaco Santo Rampulla, i tecnici comunali Di mauro e Caurro unitamente ad una squadra di Enel ed ai Vigili del Fuoco distaccamento di Mistretta.
Intanto il gruppo di minoranza Noi per Santo Stefano ha annunciato che passata l’emergenza chiederà che su questa vicenda se ne discuta nel prossimo civico consesso.
Giuseppe Cuva