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S.Agata Militello, si finge Carabiniere per truffare un’anziana. 48enne catanese arrestato dai veri Carabinieri 

Addosso all’uomo, i militari hanno trovato la somma di 5.000 euro che risultava quella consegnata dall’anziana vittima al presunto truffatore. 

2 Mag 2025 15:16

Nella giornata del primo maggio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello hanno arrestato – nella flagranza del reato di truffa aggravata – un 48enne di origini catanesi, già noto alle Forze dell’Ordine anche per specifici reati, che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, con l’ormai noto raggiro del “finto Carabiniere” avrebbe contattato telefonicamente un’anziana donna santagatese, riferendole di un fantomatico incidente cagionato dalla figlia con la conseguente richiesta di una somma di danaro che da lì a poco sarebbe passato a riscuotere un avvocato.

Ad intervenire sono stati i militari della Sezione Radiomobile di Sant’Agata Militello che, coordinati dalla Centrale Operativa che aveva ricevuto la segnalazione al numero di pronto intervento 112, nelle vicinanze dell’abitazione della vittima, hanno intercettato e bloccato l’autovettura condotta dal presunto malvivente. Nell’immediatezza dei fatti, è stata avviata un’attività d’indagine che ha permesso di documentare un quadro indiziario a carico del 48enne, quale presunto autore del crimine. Addosso all’uomo, i militari hanno trovato la somma di 5.000 euro che risultava quella consegnata dall’anziana vittima al presunto truffatore. 

L’uomo è stato arrestato e ora si trova agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il denaro è stato restituito all’anziana donna. 

L’attività rientra nell’azione di contrasto dei Reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Messina del fenomeno delle truffe agli anziani, che sinora ha consentito, dal 2024, di arrestare ben 14 persone attraverso le attività di indagine e di controllo del territorio. Ma per combattere questi truffatori, i militari dell’Arma da tempo stanno svolgendo anche campagne informative in favore delle possibili vittime di questi gravi reati, in centri anziani, parrocchie e attraverso i media, diffondendo consigli per evitare i raggiri che hanno permesso in più circostanze di sventare numerose truffe, non andate a buon fine.  

Quanto accaduto dimostra quanto sia importante parlare di questo fenomeno. Ovviamente, come più volte ripetono i Carabinieri in occasione degli incontri con gli anziani sul tema delle truffe, innanzitutto è sempre necessario precisare che le Forze di Polizia assolutamente non si rivolgono ai cittadini chiedendo denaro o preziosi per asseriti pagamenti di cauzioni o altro. Nel caso in cui si viene contattati, è fondamentale chiamare nell’immediatezza il 112, sia da parte di chi ha subito un tentativo di una truffa e sia da parte di chi, purtroppo, si è accorto di esserne stato vittima; la chiamata al numero di emergenza infatti può consentire ai militari dell’Arma e alle altre Forze di Polizia di intervenire subito e individuare con rapidità i responsabili. La collaborazione delle vittime e di tutti i cittadini informati su eventi o situazioni fraudolente diventa spesso indispensabile.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.