500 anni dalla nascita di San Benedetto il Moro, Acquedolci unita per le celebrazioni del Santo Patrono

Il suono delle campane, gli occhi lucidi di grandi e piccini, la preghiera della comunità per celebrare il santo patrono, San Benedetto il Moro.

Tutto ricorda che questo è un anno storico, nel cinquecentenario dalla nascita del religioso che nacque nella vicina San Fratello. La comunità di Acquedolci sente ancora oggi profondamente il messaggio di inclusione e di solidarietà tra i popoli che unisce tre comunità San Fratello, Acquedolci e Palermo. San Benedetto invita tutti i popoli del mondo ad essere fratelli ci spiega il parroco padre Enzo Smriglio dell’unica parrocchia in Italia dedicata al santo.

Il pensiero corre all’incendio dello scorso anno alla Chiesa di Santa Maria di Gesù di Palermo che ha mandato in fumo secoli di storia. Oltre la cenere c’è la fede e la speranza, lo testimoniano le reliquie e le parole del rettore del Santuario di San benedetto il moro di Palermo, fra Carmelo Iabichella.

Chiesa gremita e celebrazioni partecipate, non sono mancate le autorità religiose, i sindaci del territorio, c’era il primo cittadino di Palermo Roberto Lagalla. Infine, la processione, il fercolo che sfila lungo le vie sul mare e l’affidamento della città al santo con la consegna delle chiavi del sindaco Alvaro Riolo.

Maria Carmela Drago